Post by SUPER TIMMai una volta che avessi avuto bisogno del sindacato e questo mi fosse
servito a qualcosa.... MAI.... Li ho provati tutti, sia confederali che
non, magari i quelli non confederali tipo UGL e CISAL ogni tanto per
sbaglio trovi qualcuno che ti da ascolto ma negli altri mai... Lavoratore
interinale di TIM tramite adecco, prima che trovassi il sindacato giusto
ci ho messo tre giorni.... ALAI CISL mi mandava da FISASCAT, la FISASCAT
mi manava da FIUC e FIUC di nuovo da ALAI via dicendo... Allora sono
andato da SLC CIGL (di cui c'è un rappresentante in azienda) e mi ha
mandato alla NIDIL (che dovrebbe tutelare gli interinali) e li finalmente
mi hanno fatto la tessera dicendo che cmq appartengo a SLC come macroarea
ma in quanto interinale facevo riferimento a NIDIL..... Un casino
pazzesco... Ogni volta che andavo in un ufficio diverso trovavo sempre
persone pronte a scaricarsi il barile indirizzandoti altrove, gallinelle o
vecchiacce raccomandate che si stancano pure a piggiare un bottone... UNA
VERGOGNA!!!! Ora capisco perchè molti sono restii a iscriversi al
sindacato.... Mi sarei aspettato un ambiente + accogliente nei confronti
di un lavoratore e precario per giunta...
E' di tanti il peregrinare di sigla in sigla, ma una minima cultura e
formazione sindacale di base sarebbe opportuna. Non si può andare da un
sindacato perchè si ha bisogno - sperando che questo risolva i tuoi
problemi -, come si esce di casa per fare la spesa.
Sei passato da confederali alla CISAL che dichiaratamente ha appoggiato
diverse politiche economiche e restrizioni di rappresentanza nel mondo del
lavoro volute dal precedente governo; per non parlare della UGL che prestava
i suoi insediamenti sul territorio, con tanto di mezzi e servizi, ad
elementi di AN in campagna elettorale. Tutto a spese dei tesserati
naturalmente e dei cittadini comuni, senza consultazione.
Sulla difficoltà nel trovare il tuo sindacato di categoria a cui appartieni,
vuole la sua parte l'ignoranza degli stessi sindacalisti e di chi lavora
presso il sindacato in amministrazione, etc.... Devi pensare, mi ha
raccontato un mio amico iscritto e delegato nella CGIL, che il suo
rappresentante sindacale CGIL aveva confuso il contratto d'igiene urbana nel
settore pubblico, con quello privato per ben un anno. E i due sono parecchio
diversi! Ma la cosa più ridicola è che stavano andando ad una importante
riunione con l'azienda - una riunione decisiva per la ridefinizione dei
livelli - con il suo rappresentante che avrebbe sostenuto quanto scritto in
un altro contratto! In cui il calcolo dei livelli e delle mansioni era assai
differente! Dire imbarazzante è poco...
Il tutto è avvenuto alla CGIL di Genova.
Sappi che il sindacato a cui ti sei iscritto è di intermediazione, non di
rappresentanza. Intermediazione tra le richieste tue e quelle dell'azienda.
Queste vengono a coincidere subito sull'applicazione del contratto sminuendo
gli accordi su base nazionale e le varie normative, snobbando in pratica
quanto concordato, così da dar vita a una ridefinizione in barba alle leggi.
Tanto la maggior parte dei lavoratori il proprio contratto non lo conosce,
quindi perchè non giocare al ribasso e far passare per lotta e conquista -
in uno splendido gioco delle parti - quanto ti spetta di diritto?
Se volevi qualcosa di veramente rappresentativo e autonomo, ci sono i CUB -
Confederazione Unitaria di Base (dentro ci sono anche i ChainWorkers) che
sanno vivere la lotta con entusiasmo vitale verso i propri diritti e non
come sacrificio inoperoso e mendicante. L'elemosina, porta alla frustrazione
e all'impotenza costante ogni lavoratore, senza distinzioni. Tutto è già
cambiato, quando cambia un contratto, si vive in ritardo perenne. E il senso
di spaesamento continua...
Ci sono anche i COBAS, ma li conosco poco.
La disaffezione sindacale è argomento lungo, ma non pensare che non ci siano
affinità tra un manager e un rappresentante sindacale integrato (anche un
delegato sindacale) entrambi sono specializzati nei confronti del
lavoratore: blandire è il loro mestiere; insinuare e ricattare per motivi
diversi la loro professione (i sindacati possono non avvallare le tue prese
di posizione, anzi bluffare su accadimenti che fungono da esempio su quanto
potrebbe accaderti, etc.); motivare e adulare quando serve perchè la
produzione deve sempre continuare, e più continua più il lavoratore è
sfibrato dall'ambiente lavoro.
L'azienda ti incentiva con pochi euro e tante pacche sulle spalle,
tranquillamente venendo meno a quanto stipulato da CCNL; il sindacato va
incontro all'azienda sulla revisione di ogni contratto così da avere accesso
al suo interno e incontro all'iscritto sulla sua applicazione, mette così le
basi per la svalutazione futura del prossimo accordo; il lavoratore? Il
lavoratore, con la stessa logica di azienda e sindacato "tradizionale", esce
dall'adolescenza del conflitto ed entra a pieno titolo nell'ipocrisia della
lotta, sentendosi rappresentato da chi media e apprezzato da chi ti dà la
paghetta come faceva papà.
Tutti pagano poco rispetto al proprio ruolo, ognuno ha il suo riconoscimento
e devono l'un l'altro riconoscenza.
Chi non si iscrive, molte volte, è per rifiuto di questa squallida logica.
La rappresentanza gratuita non esiste, neppure la lotta a forza di tessere
d'ipocrisia, tutto costa meno che darsi da fare.
Tanto c'è la trattenuta!
Stai partecipando alla lotta anche tu, sei nobilitato!